Maria Censi - Angelo Tassi

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Donne di Angelo Tassi

Donne che danzano, cantano, conversano, gesticolano, a metà strada tra fantasia e realtà, sempre nuove, diverse, sorprendenti, misteriose.
Donne che si muovono nel vuoto:
s’accendono di colore
come lucenti fuochi d’artificio
nel buio della notte,
come rapidi lampeggiamenti
in una vuota scena teatrale.

Donne vaganti
come fiori senza peso,
come creature eteree
nell’atmosfera che emanano.

Donne così concrete e vere, amalgamate in un recitativo enigmatico:
non parlano,
né tacciono,
accennano.
Captano la mente
e la guidano
entro l’intricato sistema
di fantasie che avvolgono il corpo entro la selva di messaggi degli inquietanti dettagli.
Non è necessario andare in cerca di ciò che non si vede: tutto è facilmente intuibile, compreso il senso segreto e impalpabile della vita, e la fantasia meglio fiorisce in assenza di esattezze documentarie, di realtà spesso banali.
E “lei” diventa il centro dell’universo:
dolce, aggressiva, provocante, ingenua, misteriosa.  Una donna, che nel suo recitare se stessa, nel muoversi, nel gestire, nel colloquiare, nella  trama infinita di speranze di attese, di delusioni, nelle continue diversità, costruisce una sua unità di simbolo, d’immagine, di significato.
Una donna specchio del nostro tempo.
E’ la donna che Angelo Tassi racconta con una grafia estranea alle rime obbligate, costruendo un personale poema femminile, con occhio indagatore, alla scoperta di ogni più lieve sfumatura attinente alla sfera esistenziale ed emotiva.
                                                                                          

                                                                                                          Maria Censi  

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